
Il 4 luglio del 1944 vengono trucidati o perfino impiccati alcuni persone, dopo che il giorno prima era scoppiata una bomba fatta brillare da parte partigiana, e che aveva distrutto un auto automezzo tedesco a Biagioni (Granaglione) . Inoltre, forse uccisero un milite delle SS italiane. Quindi dalle SS tedesche e dalle SS italiane rastrellarono nove persone, di cui cinque persone estranei ai fatti e circa di 60 anni ti età . Alla presenza di molti cittadini, oltre dei parenti dei rastrellati, i nazi-fascisti li fucilarono . Uno rimasto ferito, tentò di fuggire, ma i nazi fascisti lo raggiunsero e lo finirono un colpo alla nuca, con i calci dei fucili. Non fu celebrato il processo perche’ nell’ “armadio della vergogna” finì il fascicolo. Eccetto due , i martiri di Biagioni sono finiti nell’Albo caduti e dispersi della repubblica sociale italiana come vittime di agguati dei partigiani, con conseguente difficile ragione di comprensione.
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